Mio figlio ha fatto un sacco di soldi. I miei.

 

Onora il padre, è un libro, l’autobiografia dell’imprenditore che ha creato marchi come Caffè Hag, Acqua Levissima, Fiuggi, Sangemini e che si è visto portare via tutto dal figlio. Non è una storia di eccellenza, ma è una storia da professionisti.

 

Recensione di Avv. Saverio Biscaldi – www.studiolegalebzb.it

Tommy Bergher nasce a Vienna nel 1929, la sua è una famiglia ricca, ebrea e la sua vita cambia, come quella di tutti gli ebrei italiani con l’entrata in vigore in Italia delle leggi razziali.

Sopravvissuto alla guerra il padre di Tommy incomincia a ricostruire la propria azienda e i figli continuano gli studi. Alla morte del padre, Tommy deve prendere il suo posto in azienda ed è costretto ad abbandonare l’università.

Quello che il padre di Tommy ha iniziato a costruire e che quest’ultimo ha continuato a sviluppare è uno dei più grandi imperi dell’industria italiana alimentare di cui Caffè Hag, Fiuggi, Sangemini e Levissima sono solo alcuni marchi distribuiti.

Quando nel 1992 Tommy decide di ritirarsi dal lavoro si scontra con una dura realtà, l’incapacità dei suoi figli di continuare quanto fatto da lui e suo padre. A questo punto, i suoi consulenti suggeriscono di costituire un Trust, che permetta a diverse generazioni dopo di lui di vivere con le rendite garantite dall’investimento del patrimonio dello stesso superiore a 100.000.000 di dollari.

Il Trust è un istituto di diritto anglosassone, con il quale una persona dispone del proprio patrimonio, spossessandosene, affidando ad un amministratore fiduciario (trustee) i beni stessi che verranno gestiti a favore dei beneficiari o per un determinato scopo, seguendo le linee guida dettate dallo disponente in una lettera d’intenti.

Nel caso raccontato da Tommy Bergher nella sua autobiografia “Onora il Padre” edita da Marsilio, il Trustee inizia un’amministrazione del patrimonio mediante la costituzione di società che a loro volta servono a  gestire le diverse attività volte a garantire una rendita ai beneficiari. Tommy Bergher sembra demonizzare il Trust ma in realtà dimostra solo che in tutte le operazioni è necessario scegliere adeguatamente i consulenti a cui affidarsi e soprattutto non ci si può permettere di delegare senza mantenere un controllo diretto delle situazioni se si vuole evitare un’estromissione.

Tommy Bergher ha avuto la colpa di fidarsi dei propri figli, questo argomento apre un ventaglio di discussioni su cui non pretendo di avere voce in capitolo, senza dubbio per la legge i rapporti di parentela hanno un valore tipico, in quanto rilevano solo ed esclusivamente quando la legge stessa lo preveda, mentre in tutti gli altri casi, padre e figli sono parti di un contratto come due perfetti estranei.