Intervista a Fabio Artico per River Garden

Fabio Artico per Rivergarden

L’ex bomber dei grigi visita il lab e ci parla del suo rapporto col verde

Dal verde del campo di calcio a quello di river garden, qual è il tuo rapporto con la natura?

Ho avuto la fortuna di fare un lavoro dove sei sempre a contatto col verde a partire dall’allenamento.  Quindi posso die di avere un buon anzi posso dire che è più di un hobby perché dentro la natura ci sto bene e la cerco di continuo

Se potessi scegliere come usare rivergarden per una serata organizzata da te cosa faresti? Una mostra? Uno spettacolo teatrale? Musica? Una partita benefit vecchie glorie grigie contro i bambini del quartiere?

Se dovessi essere coinvolto nell’organizzazione farei qualcosa che è di mia competenza, una partita con vecchi compagni ad esempio. Sennò mi piacerebbe vedere qualcosa legato a musica e cibo, magari invitare gli studenti del conservatorio; è un tema a cui sono sensibile anche perché i miei figli studiano musica

Sappiamo della tua passione per l’alpinismo: vuoi dirci qualcosa di più?

È una passione nata tardi che mi serve anche per distendere i nervi. L’alpinismo per me è un’esperienza che racchiude l’essenza: tu, il tuo corpo dentro la natura, senza superfluo. È una essenzialità che ti chiede la montagna stessa in modo forte. Vado spesso da solo in montagna, penso, mi do i miei tempi  e di  solito torno migliore di come sono partito

Cosa vorresti fare per portare più verde ad Alessandria? Hai qualche consiglio da darci?

Io inizierei a valorizzare quel che c’è di verde. È  la vecchia generazione che deve trasmettere ai giovani il modo di vivere il verde che ha fatto parte del nostro passato. Intendo che, al di là   degli evidenti problemi che hanno i giardini della città, sta a noi adulti portare i bambini nel verde anche urbano e lasciarli liberi di esplorarlo. Io inizierei da lì perché oggi i bambini sono troppo spesso parcheggiati in un ambiente comodo e asettico, per comodità degli adulti.